Isole

No man is an island,
Entire of itself,
Every man is a piece of the continent,
A part of the main.

If a clod be washed away by the sea,
Europe is the less.
As well as if a promontory were.
As well as if a manor of thy friend’s
Or of thine own were:
Any man’s death diminishes me,
Because I am involved in mankind,
And therefore never send to know for whom the bell tolls;
It tolls for thee.
(MEDITATION XVII – Devotions upon Emergent Occasions – John Donne)

[Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita. Come se le mancasse un promontorio. Come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa: La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità, E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te].

Bisogni

O più semplicemente ha perso lo scopo, l’orrizzonte a cui tendere, “il Punto Fermo tra le onde del mare”.

B A B I L O N I A

Un amico ha postato sul suo profilo facebook queste righe. Una lettura semplice di parole chiare, quantomai vere.

“L’uomo moderno è “svuotato” della sua interiorità, è frammentato, anzi spezzettato nella sua unità interiore. Non solo egli si nega qualsiasi capacità di dominare i propri bisogni, ma lo si incoraggia a ricercarli, a favorirli, addirittura a incrementarli in ogni modo e a ogni costo promuovendo, in modo assillante, ossessivo, con tecniche sofisticatissime di comunicazione, nelle varie proposte pubblicitarie, la molteplicità dei suoi potenziali bisogni.
Oggi la norma adottata infatti, non è più l’utile, il dovere, il sacrificio, la disciplina, il dominio di sé, ma la soddisfazione totale e immediata di tutti i bisogni, di tutti i desideri e di tutte le aspirazioni soggettive, senza alcuna esclusione e restrizione.
L’uomo, fabbricato dagli altri, programmato dagli altri, agisce come gli altri e fa ciò che gli altri hanno stabilito, per il suo presente…

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Eccellenza Raggiunta

Squillo di trombe: PA-PA-RA-PAAA’!
Gentile cliente lei ha ragginto l’eccellenza: ben 5 stelle!
Azz …
Per premiarla abbiamo deciso di farle un regalo: PA-PA-RA-PAAA’!
Evvai …
Può scegliere tra due opzioni.
Uhellà, uhellà! Che lusso!
Puo decidere di avere completamente GRATIS uno smartphone con associata una nuova sim o, sempre completamente GRATIS, una chiavetta per Traffico dati con associato un piano de-di-ca-to Per-so-na-lmente!
PA-PA-RA-PAAA’! Ahia: dove sta l’inghippo?
Come dice? Si certo: nel primo caso è vincolato ad una ricarica mensile (ma lo Smartphone è suo e lo può anche rivendere), nel secondo deve acquistare un pacchetto dati vincolante per un anno, ma la chiavetta è completamente gratutita!
Mi scusi, ma il regalo qual’è? Non è una semplice vendita rateale!?
PA-PA-RA-PAAA’! Quindi non accetta?
Chiaramente No!
Clic.

3 is the Magic Number!

Al Venerdì: di Frittelle e Bufale

Com’è noto, quando si emette uno starnuto, ossia quando si compie l’atto riflesso respiratorio, consistente in una profonda inspirazione seguita da una rapida espirazione attraverso le vie nasali, resa più o meno rumorosa dall’urto della colonna d’aria contro le fauci e le coane, si chiudono involontariamente le palpebre, e a meno di intervenire meccanicamente su di esse non è possibile fare il contrario.
E’ un movimento riflesso.

Dunque, si mormora, ma nessuno credo l’abbia mai dimostrato, che senza chiudere le palpebre gli occhi schizzerebbero fuori dalle orbite come due proiettili.
Fin qua, leggende metropolitane.

Ma è chiaro che il Venerdì, il Gonzo di turno esca allo scoperto: evvia alla Fantasia sfrenata!

Ma pensa se ti accadesse in macchina, mentre guidi!“.

Il Gonzo di solito è sempre accoppiato; è come se fosse un postulato della Legge di Murphy sui Gonzi, non esce mai da solo allo scoperto.

Eh! Il Casino è che li devi cercare per tutta la macchina e magari rischi anche di andare a sbattere!“.

Cordialmente, Buon Week End.

Instancabile Desiderio

La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani.

Non che io creda che dall’esame di tale sentimento nascano quelle conseguenze che molti filosofi hanno stimato di raccorne, ma nondimeno il non potere essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per dir così, dalla terra intera; considerare l’ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole maravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell’animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l’universo infinito, e sentire che l’animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose d’insufficienza e di nullità, e patire mancamento e voto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga della natura umana.

Perciò la noia è poco nota agli uomini di nessun momento, e pochissimo o nulla agli altri animali.

“Giacomo Leopardi – Zibaldone Pensieri – LXVIII”

Avances

Questo post:
http://wordpress.com/read/post/id/60000734/487/
mi ha ricordato quest’altro.

SeFosseFacileEssereSani

Sono entrato per ben quattro volte in farmacia, nella stessa farmacia.
La Farmacista (cerbera con occhio da Polifemo) alla quarta volta ha pensato che ci stessi provando.
Il mio problema non era la pulsione fisica, ma l’amnesia; sì, ma vaglielo a spiegare alla tardona: uscendo mi ha fatto l’occhiolino, con il monocolo s’intende, e, scusate il gioco di parole, non era un bel vedere.

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Mobilitazioni

La legge di cui dicevo qualche mese fa è stata approvata ieri.

Intanto il Mondo si mobilita per le Giraffe, si fanno cordate di solidarietà però …

Qualcuno mi illumina su questa frase?
I minori debbano dimostrare capacità di discernimento“.

“Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me,
sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.

Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli,
perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”.
(Matteo, 18-6,10)

Traslochi

ReBloggato da me stesso.

Un Sardo, un Napoletano ed un Siciliano.
Il Sardo dirige, gli altri due spostano il frigorifero (e non li invidio per niente).
Tric!
Trac!
Nel pieno dello sforzo, il frigorifero è sollevato.
Il Siciliano grida: ”Ahhhh! Minchia!”.
Il Napoletano: ”Che c’è, che è successo?”.
Il Siciliano: ”Mi è uscita un’emorroide!”.

Il Sardo: ”Che cacciavite prendo a stella o a taglio?”.

Fenomeni …

Piccolo Spazio Letterario

(Tra Colleghi al caffè.
Origliante e mimetico).

I promessi Sposi?
“Manzoni”.

I Sepolcri?
“Foscolo”.

L’Orlando Furioso?
“Ariosto”.

Chi quello dell’Arrosto!?

A questo punto sono comparso con in mano la Pirofila fumante di Patate novelle al Forno …

Quesito Insistente

Ehi caro amico ZooFilo (e nel caso particolare della Specie Canina)!
Come mai fai “pascolare” il tuo Molosso al di fuori dell’Area Cani?
E Soprattutto: come mai non raccogli i “tronchi” che il tuo peloso amico deposita qua e là, incurante di noi ignari passanti?

Su dai, perchè non me lo spieghi?
Su dai, son qui che aspetto…

Carità Culinaria

Lavori strani in tempi di crisi economica e sentimentale.

La Coreana mangiatrice di compagnia, tale “The Diva”.
Va bene il Filantropismo, ma una domanda sorge spontanea guardando il video: pranzi e cene pantagruelici, riesce a mangiare tutto ogni volta o riciclca?

Comunque 9000 dollari al mese son tanti … magari ci faccio un pensierino.

Il Cavallo Rosso

Ieri si è spento uno dei più grandi autori italiani del ‘900: Eugenio Corti.
Il suo “Cavallo Rosso” è un vero monumento letterario della nostra Epoca, un romanzo storico di rara bellezza.
Se non l’avete letto provvedete.

C’è una pagina del suo romanzo maggiore, Il cavallo rosso, che pur parlando del passato illustra il nostro presente. Si tratta di un dialogo fra il tenente Manno e i suoi soldati subito dopo lo sbandamento dell’esercito italiano l’8 settembre 1943. Per niente scoraggiato dalla liquefazione del grosso delle forze militari, Manno rimane inquadrato e si dà a istruire gli allievi ufficiali di complemento, i quali si rivolgono così al loro superiore:

“Ma alla fine di questo corso” gli obiettava con amarezza qualche allievo “noi non sappiamo neppure se riceveremo la nomina a sottotenente o no. (…) Signor tenente: noi a volte ci chiediamo se il nostro studiare non sia semplicemente inutile.”
Manno risponde loro:
“No. Non fosse perché, rifiutando di studiare, favorireste per quanto vi riguarda questo tremendo caos in cui stiamo sempre più sprofondando. Ci sono dei momenti, a volte periodi di pochi mesi, in cui si gioca il futuro di un popolo per molto tempo. E noi ci troviamo in uno di tali momenti, come non ve ne rendete conto?”
(tratto dall’articolo di Tempi).

Sogni d’Oro

La Simona alle prese con strani alambicchi da Piccolo Chimico.
Sta travasando una strana mistura, tipo tintura di Iodio.
Cucchiaino e giù, tutto in un sorso.
Espressione disgustata: Bleah!

Che diavolo ti stai prendendo!?
“E’ per rilassarmi, per dormire …”.
E non potevi farti un Tavor addormenta cavalli?
“No! Questa è roba naturale: FITOTERAPIA, erbe e via dicendo”.
Ah! Oppiacei!
“Negativo: Melissa, Camomilla, Passiflora, Valeriana, Biancospino, Griffonia…”.
E da quando ti prendi questa roba per dormire, che ci vuole un’enciclopedia solo per capire di che si tratta?
“Comincio da stasera, per provare”.

Considerazioni a margine: l’altra sera rincasavo e saranno state su per giù le 22.00.
Aperta la porta sembrava di essere nell’antro di Polifemo dopo che si era tracannato il Vino di Ulisse: la porta si è chiusa da sola, rumore gutturale, ritmico.
Accasciata sul divano la Simona, con la bolla al Naso manco fosse Doraemon.
Questo prima degli oppiacei.
Presumo che dalle prossime volte, con l’ausilio della Fitoterapia, almeno il rumore diminuirà.