Punteggi: L’Onnivoro +6; Ing. della Briscola +2; Zorapide +1; Rb –4; Darietti -5.
L’Onnivoro vince ancora e si candida ufficialmente ad essere l’incubo numero uno dell’Ing. della Briscola. Quest’ultimo non mangia più, non dorme più, ma soprattutto non vince più, quella che sembrava una crisi passeggera, si è rivelata una ben più profondo disfacimento della certezza assoluta di essere il numero uno, sempre e comunque.
L’Onnivoro lo irride con una ferocia tremenda: prima lo lascia andare avanti (lascia andare avanti tutti, facendosi credere ferito e perdente), poi con una rimonta mirata raggiunge e supera (sbeffeggiandolo) il Vate della Briscola (e tutti gli altri restano a guardare).
In realtà a metà partita il vincitore si prefigurava essere un altro, ossia Zorapide, il quale, in grande spolvero, si faceva ingolosire troppo dalle carte molto generose e perdeva l’occasione di mettere una pietra tombale sulla partita (si parlava di un +14, con il secondo a circa 12 punti di distacco) perdendo la seconda chiamata consecutiva di 2 a 70.
Rb in bambola, sempre in difficoltà e incapace di fare chiamate incisive o di essere un socio incisivo, ma cosa volete: la Briscola è un giudice imparziale , non guarda in faccia nessuno e quando c’è da punire, punisce con inimmaginabile severità; dimostrazione di ciò è la partita di Darietti: tartassato dalle carte, illuso, spinto a tentare una chiamata storica per il circolo della Briscola (un 2 a 86!) e miseramente malmenato dalla fortuna che nel momento più bello gli volta bruscamente le spalle.
L’Almanacco statistico dice che in 31 mani le vittorie sono state 18, le chiamate SPECIAL sono state 6 e c’è voluta una mano di spareggio finale per decidere chi dovesse essere il vincitore della serata: la vittoria era contesa tra l’Onnivoro (rinato dalle ceneri) e l’Ing. impantanato nelle sue teorie d’avanguardia della Briscola.
A proposito di teorie d’avanguardia: la teoria del 7 dell’Ing. è stata nuovamente e inconfutabilmente bastonata per l’ennesima volta: la statistica parla chiaro e non mente mai.
La Fredda Cronaca
Serata molto frizzante, a tratti scoppiettante e sicuramente divertente, a tratti impalpabile.
Casa dell’Onnivoro.
Tavolo verde.
Blues Brothers in sottofondo.
Tavola imbandita con bevande varie e mousse al cioccolato (sfiziosa e poco voluminosa).
Si parte alla grandissima, le prime tre mani sono bestiali: 2 a 68, 2 a 68, 2 a 74, ma catastrofiche allo stesso tempo, soprattutto per l’Onnivoro che in men che non si dica precipita dalla sedia e si vede affiggere sul petto (sulla carne viva) la coccarda con stampigliato: -8!
Gli altri navigano in positività, appaiati sul punteggio rassicurante di +2. Sicuramente è il 2 a 74 che ha tagliato le gambe all’Onnivoro, che spinto dal fiuto infallibile (non sempre) cerca di imprimere alla partita il suo ritmo infernale di fagocitatore di avversari, ma il socio Darietti non è avvezzo a questi ritmi e ci mette un bel freno a mano: il fagocitatore si prende una bella citrosodina con l’aggiunta di una bella cassa di Maalox Plus e s’adagia sulla sedia catatonico.
Così parrebbe che l’Onnivoro sia fuori dai giochi, ma il sornione in realtà attende ben nascosto per venire fuori al momento opportuno, per intanto sta a guardare le scaramucce di poco conto che avvengono sul tavolo verde tra i 4 avversari che si rimbalzano la palla l’un l’altro e dopo dieci mani in testa alla classifica c’è sorprendentemente Rb il quale, pur non facendo nulla, si assesta su di un confortante +4, seguito dal più tonico Zorapide che al contrario di michette ne ha già sparate tante.
Ma qui viene il bello: l’Ing. preso dall’impeto fa vibrare le carte tra le su mani e chiama un 2 a 70, semplice, semplice, lineare, nulla di nuovo, ma tra gli sguardi attoniti dei convenuti, il Darietti rilancia a 72.
L’Ing. non ci sta 74!
Darietti: 76!
L’Ing., sempre più contrariato, taglia la testa al toro: 80!
Darietti raccoglie la mannaia e spacca la testa del toro in due, anzi, in 82.
L’Ing. non ci vede più: gli occhi annebbiati dalla rabbia. Chi è costui che osa sfidarmi? Chi è l’ardito?
In una frazione di secondo l’Ing. decide che è giunto il momento di rendere memorabile la serata: 84.
Il Darietti con piglio da grande campione raccoglie la sfida e rilancia per l’ennesima volta: 86!
Bum.
Bum.
Bum.
Nell’ordine di caduta: Rb, Zorapide e l’Onnivoro.
Ahi, ahi, ahi: Darietti non viene premiato, la sconfitta è bruciante. Galeotto fu un Jack di Picche, andato a finire tra le mani sbagliate. Il socio Rb (non propriamente a secco) si vede tramortito dalla mazzata pesantissima.
Darietti abulico ringrazia.
Zorapide passa in testa: +6.
Quale momento migliore per tentare la fuga? Zorapide si alza sui pedali e spinge: 2 a 70, di cuori. Il socio Onnivoro lo premia portandogli in dote una bella Donna; è fatta: +10.
Altro giro, altro regalo: Zorapide si fa ingolosire da un altro bouquet di cuori: Asso, Tre, Re.
Altro 2 a 70, ma sta volta l’Onnivoro e solo e abbandonato con solo il 2 di cuori a fargli da paravanto.
Zorapide di nuovo indietro a +6.
Tutto questo movimento ha messo fame all’Onnivoro che comincia a rosicchiare (in realtà è già un po’ che sgranocchia tanto che l’handicap iniziale è quasi dimenticato): con una chiamata transitoria si guadagna i 2 punti che gli permettono di rivedere la positività nella sua partita.
A tirare una botta (nel grigiore della sua partita) è l’Ing. che chiama un CARICHI con soli 43 punti in mano: questo è pane per i suoi denti, la vittoria è brillante ed il plauso è unanime.
L’impeto della serata piano, piano va ad affievolirsi, ma l’incessante erosione dell’Onnivoro continua sino alla fine, parimenti il cadere nel baratro del Darietti è costante, solo uno non dorme ed è l’Ing. che sul finale ci regala un’altra delle sue chiamate stravaganti di sette, chiaramente naufragata malamente tra le grasse risate dei contendenti: una barzelletta.
Si giunge all’ultima tornata di mani con la situazione abbastanza stabile: c’è l’Onnivoro a +4; l’Ing. che nonostante tutti gli esperimenti mal riusciti è a +1; Rb in tranquillità a 0; Zorapide a –2 (dopo l’ennesima chiamata a babbo morto di 2 a 70, nella quale Rb si è defilato); Darietti risale la china a –3.
Dopo 2 chiamate “normali” di Rb (tra le due una finisce malamente grazie alla lungimiranza del socio Darietti), si giunge alla fine con l’Onnivoro e l’Ing. a pari merito: +4.
Mano di spareggio.
Zorapide mette tutti d’accordo con l’ennesimo 2 a 70. Il socio, manco a dirlo, è l’Onnivoro ben fornito, che ringrazia e si assicura un’altra vittoria e un posto in prima fila negli incubi dell’Ing. della Briscola della settimana avveniente.
Ad PERSONAM.
L’Onnivoro: impacciato nelle prime mani, riesce a tenere duro ed inosservato tesse la sua tela. Costante la sua rimonta. Vittoria un po’ forzata.
Generale di Ferro.
Ing. Della Briscola: chiama dopo 10 mani (un sette) e perde malamente. La scossa lo tramortisce. Alza vertiginosamente la posta sul 2 di Darietti, ma ben per lui che la chiamata non è andata a buon fine: il punteggio sarebbe stato impietoso. La chiamata di Carichi è di gran classe.
Sprecato.
Zorapide: troppo goloso. Nel momento migliore si lascia prendere la mano e dilapida un vantaggio sontuoso. Le carte gli girano e lui le fa girare, peccato per qualche incidente di percorso.
Frullatore.
Rb: chiama 4 volte in 31 mani. S’inviperisce con Zorapide per le chiamate a 70 (in cui è socio maldestro, ma più che altro sfigato). Tutto qui.
Albatros.
Darietti: serata nera, nerissima. Coraggiosissimo sulla chiamata storica all’86.
Giovanni senza Terra.